Torna (un)fair, la fiera-non fiera d’arte contemporanea rivolta a chi pensa fuori dagli schemi e alla nuova generazione di collezionisti

La manifestazione, che vuole avvicinare l’arte alla vita quotidiana, porta a Milano proposte di qualità di 70 gallerie internazionali, nel segno di sostenibilità, parità di genere e inclusione.

Nell’anno in cui si celebra il 50° anniversario della morte di Pablo Picasso, in cui proliferano in tutt’Europa mostre a lui dedicate, a Milano, dal 3-5 marzo si svolge (un)fair, la fiera-non fiera d’arte contemporanea, che rende omaggio all’antitesi, uno degli asset di pensiero del grande artista.

Come diceva Picasso “Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione”, così (un)fair si pone l’ambizioso obiettivo di trasformare il modo di percepire e di vivere l’arte, rompendo gli schemi tradizionali per favorire la creazione di nuovi rapporti di interazione tra il grande pubblico, i collezionisti e il mercato dell’arte.

In programma a Milano, dall’3 al 5 marzo 2023

L’evento, con inaugurazione serale su invito il 2, si svolgerà nello spazio di 10.000 mq del Superstudio Maxi. (un)fair è diretta da Manuela Porcu e Laura Gabellotto.

(un)fair è un manifesto, uno spazio dove immergersi nella scena contemporanea all’insegna della sostenibilità sia dal punto di vista ambientale (certificazione LEED Gold della sede), che sociale, considerando le diverse proposte artistiche che offrono riflessioni sul tema e la mission a sostegno del sistema arte, degli artisti emergenti e della diffusione della cultura.

(un)fair ha uno sguardo internazionale che valorizza le diversità culturali e spazia da Milano al resto del mondo: Ucraina, Slovacchia, Spagna, Germania, Svizzera, Slovenia, Paesi Bassi, Romania, Singapore, Hong Kong, Giappone, Ecuador e India sono i paesi rappresentati in fiera.

Alle 70 gallerie, è stato chiesto, di selezionare proposte bilanciate dal punto di vista del genere, in un’ottica di parità.

La galleria Imura art gallery di Kyoto porta per la prima volta in Italia tre artiste giapponesi: Aya Kawato, il cui lavoro è stato fortemente influenzato dal padre neuroscienziato e pone al centro le illusioni ottiche, Kanna Takase che utilizza animali, piante e altri oggetti come metafora delle emozioni umane e Amane Ishil, il cui uso delle linee rende le sue opere particolarmente appealing.

Systema Gallery, nata con l’intento di creare un ponte tra gli artisti giapponesi e il mercato globale dell’arte si concentra sugli artisti “NEJA”, che attraverso le loro opere cercano di innovare la tradizione artistica del Sol Levante.

A supporto dell’arte contemporanea ucraina ed europea, la Tuasho Gallery, con sede a Kiev la cui proposta artistica vede format sperimentali e nuovi media interagire con i cambiamenti socioculturali.

Tornando in Italia, a Milano, la galleria Looking For Art, nata come start up per inserire nel mercato dell’arte artisti under 35, porta quest’anno in fiera cinque artisti: Ludovica Misciattelli, Matteo Occhipinti, Francesco Mina, Ilaria Franza e Francesca Miotto.

La galleria Made4Art porterà invece ad (un)fair due tele monumentali di Giorgio Vallorani con protagonista il mare, ma con impatto visivo ed emotivo opposto.

Le Sezioni speciali

(un)framed a cura di Andrea Lacarpia

Tra le novità 2023, (un)fair presenta una piattaforma che agevola il dialogo tra le realtà indipendenti e il pubblico. La sezione mira a valorizzare realtà no profit che promuovono la diffusione dell’arte nel tessuto culturale italiano, con particolare attenzione alla creatività dei più giovani.

(un)limited a cura di Chiara Pozzi

Chiara Pozzi e Illustrazioni Seriali presentano una sezione dedicata a gallerie che propongono sia opere d’arte originali che a tiratura limitata, con un focus sull’illustrazione: opere su carta, pittura, illustrazione, grafiche d’autore, stampe e arte digitale.

(un)choices a cura di Domenico De Chirico e Marialuisa Pastò

(un)fair presenta (un)choices: spazio che esporrà una selezione delle proposte più promettenti tra quelle presentate in fiera e selezionate dai curatori Domenico de Chirico e Marialuisa Pastò. Un best of delle opere di quegli artisti che condividono l’urgenza di oltrepassare i confini del possibile come filo conduttore e che al contempo riflettono sulle problematiche del nostro tempo.

Ad arricchire l’esperienza dei visitatori, ci sarà un ricco programma di intrattenimento, con progetti speciali, uno spazio dedicato ai bambini, eventi collaterali, live performance, incontri, talk e dj set nel segno della ricostruzione delle relazioni sociali. Qualche anticipazione? Sessioni di yoga, arte olfattiva e proposte ludiche interattive.

Pronti per (un)fair? Il nuovo place to be per entrare in contatto con l’arte contemporanea in infiniti modi diversi.

Exhibit designer Andrea Isola

Visual identity: MADI comunicazione takeaway

Partner: Mail Boxes Etc., Compagnia dei Caraibi