Sono gli anni ’30 quando Thonet diventa il primo costruttore di mobili in tubolare d’acciaio nel mondo.
Già negli anni 20 il tubolare d’acciaio veniva utilizzato per realizzare mobili destinati alla costruzione di ospedali, case di cura e laboratori, oppure anche sedili delle auto o aerei. Tuttavia, per avere i primi mobili da arredo in metallo bisogna aspettare fino al 1925, cioè quando Breuer ha l’idea folgorante. Fino a quel momento, infatti, il materiale è considerato troppo duro e freddo per questa finalità, ma ecco che con il tubolare d’acciaio le cose cambiano e si fanno interessanti: è un materiale nuovo, diverso!
L’anonimo materiale industriale diventa il simbolo dell’avvento di una nuova era!
Il boom di questo “nuovo” design non poteva, certamente, non investire anche l’industria del mobile. Già nel 1928 Thonet firma un contratto con Marcel Breuer al quale era stato suggerito di rivolgersi espressamente a questa azienda esperta nella tecnica della curvatura. Nel 1929 Thonet acquisisce, inoltre, la Standard Möbel, fondata da Breuer nel 1926, e nel 1930 viene allestito un “reparto acciaio” nello stabilimento di Frankenberg.
La tecnologia del legno curvato aveva consentito di industrializzare la produzione di mobili. Adesso si vuole trasferire lo stesso processo sul nuovo materiale che ben si presta a realizzare diverse tipologie di mobili in grandi serie, tanto più che le caratteristiche del tubolare–leggero, stabile e molleggiato–lo rendono predestinato alla costruzione di mobili.
Negli anni ‘30 Thonet diventa primo costruttore di mobili in tubolare d’acciaio nel mondo, una storia coronata di successi interrotta solo temporaneamente dalla dittatura nazista e dalla Seconda Guerra mondiale.
Alla fine degli anni ‘60 il tubolare d’acciaio torna lentamente in auge e ancora oggi Thonet continua a produrre alcuni dei principali esemplari di quel periodo: la sedia S35 e la sedia bestseller S32, entrambe di Marcel Breuer, o la prima sedia cantilever S533 di Mies van der Rohe. Ma cosa rendeva l’idea del complemento in tubolare d’acciaio così attraente?
Il tubolare d’acciaio come status symbol, è avanguardia!
Il tubolare d’acciaio liscio, prodotto in serie incarna alla perfezione l’estetica delle macchine tanto celebrata in quegli anni anche se, all’inizio, tutti i mobili erano pezzi unici, minuziosamente realizzati a mano. Al principio sono anche laccati, ma presto si afferma il tubolare nichelato o cromato. Questo perché le superfici luccicanti, a specchio, sono considerate attuali e intriganti e rendono il mobile lo status symbol di una fascia di acquirenti facoltosi, colti, spesso appartenenti al mondo culturale e artistico che, in questo modo, si sentono parte dell’avanguardia.
La speranza di democratizzazione inizialmente legata al nuovo materiale, tuttavia, non si avvera del tutto perché la produzione dei buoni vecchi mobili in legno curvato continua a essere più economica.
Tubolare d’acciaio: leggerezza e flessibilità = modernità
Sono soprattutto gli architetti del movimento Neues Bauen ad abbracciare con entusiasmo l’idea dei mobili in tubolare d’acciaio: infatti chi mai avrebbe scelto mobili visti e rivisti per un’architettura definita come “innovativa”?
Si afferma dunque una concezione diversa dell’allestimento degli interni. Invece di arredare completamente singole stanze, come era stato fatto fino a quel momento, è possibile adesso giocare in maniera flessibile con il repertorio in tubolare d’acciaio. Questi mobili leggeri possono essere collocati in base alle esigenze e alla situazione, sono adatti al moderno stile di vita.
Il Bauhaus e le case dei maestri artigiani di Dessau
Naturalmente gli edifici del Bauhaus e le case dei maestri artigiani di Dessau sono ammobiliati con il tubolare in tutte le sue forme e funzioni e rappresentano, insieme agli appartamenti-tipo del quartiere di Weissenhof, gli esempi più influenti di quegli anni.
Sedie, poltrone, tavoli e scaffali in tubolare d’acciaio si rivelano così partner ideali di un’architettura che desidera superare la pesantezza e le linee definite a favore della leggerezza e della trasparenza. I progetti degli ambienti che si intersecano e sovrappongono in un continuum di linee sembrano proseguire senza soluzione di continuità nei telai aperti e dinamici del tubolare.
O secondo la formulazione di Marcel Breuer: “…i mobili in metallo fanno parte dello spazio moderno perché i mobili e, addirittura, le pareti di un ambiente non sono più pesanti, monumentali (…), sono anzi ariosi, aperti, quasi disegnati nello spazio; non sono un intralcio al libero movimento né un ostacolo per lo sguardo”.
Oggi i mobili e le sedute in tubolare d’acciaio fanno parte dei classici del design che mettono più o meno tutti d’accordo. Non sono pezzi da museo polverosi, proprio la loro leggerezza e le loro linee ariose li rendono attualissimi, perfetti per la casa, l’ufficio o gli spazi pubblici.
Ciò che, cento anni fa, tre visionari designer e architetti hanno progettato, è ancora oggi contemporaneo.