Caratterizzato da bellissimi soffitti a volta, alti quasi 4 metri, l’appartamento si trovava in condizioni estremamente precarie, poiché giaceva in stato d’abbandono da circa quarant’anni. Il progetto di ristrutturazione è intervenuto in modo deciso sul layout interno, compatibilmente con la presenza di diversi muri portanti e vincoli strutturali, riuscendo tuttavia a ridistribuire gli spazi in modo decisamente più razionale, rendendoli più adatti allo stile di vita contemporaneo.

Ad esempio la cucina, che nel layout originale si trovava dove ora è stato collocato uno dei due bagni, è stata spostata, con la ristrutturazione, in una posizione più comoda rispetto al soggiorno, rendendola più fruibile in un piacevole dialogo con la zona living.

Il corridoio originario era totalmente buio: l’intervento dell’architetto lo ha reso invece completamente aperto, in corrispondenza della cucina e del soggiorno, attraverso alcuni tagli appositamente realizzati. Una di queste aperture è stata creata per accedere alla cucina, attraverso una porta di Rimadesio in vetro fumé. In questo modo si è riusciti a dare luce al disimpegno e ad aprire la vista sulla cucina, creando inoltre un gioco simmetrico con il biocamino fatto realizzare su misura da Biofireplace, che risulta così in posizione centrale e diventa punto di attrazione, particolarmente piacevole in inverno.

ristrutturazione

Dall’ingresso, sulla sinistra si trova la sala da pranzo, caratterizzata da un tavolo in marmo calacatta, di Bonaldo, realizzato anche questo su misura e con un tocco particolare, dato dalle gambe verniciate in un particolare punto di grigio antracite. Il tavolo è completato da poltroncine Bahia in un piacevole velluto color rosa polvere.

“Abbiamo voluto lavorare, in questo progetto, su colori pastello molto tenui”, afferma l’architetto Matteo Italia, “giocando sulle tonalità del rosa chiaro e dell’azzurro carta da zucchero, che abbiamo voluto poi riprendere anche nella carta da parati per la sala da pranzo: ne abbiamo scelta una di Hermés molto bella, di nuovo con toni tra il carta da zucchero e il blu, che caratterizzano con un bel tocco cromatico un ambiente per il resto molto minimal. Abbiamo voluto mantenere un ambiente molto elegante e raffinato, ma che avesse anche un interessante elemento di colore.”

Sopra al tavolo spiccano le luci di Tom Dixon, coordinate con le appliques, mentre le altre luci della casa sono tutte iGuzzini, con la sola eccezione della sospensione Zero Round di Panzeri collocata all’ingresso.

Per il soggiorno, che dialoga con la sala da pranzo, sono stati scelti divani in un tono neutro, a contrasto con la poltroncina in carta da zucchero, vivacizzati da un gioco di cuscini in colori pastello e dall’accostamento di un tavolino laccato in colore un po’ più scuro, in un gioco costante tra tinte pastello e abbinamenti tra i materiali. Le soluzioni cromatiche sono enfatizzate dalla scelta della pavimentazione, un caldo rovere posato a spina, che si ritrova in tutti gli ambienti della casa.

 

Un elemento molto prezioso di questa casa sono gli stupendi vetri cattedrale, originari dell’epoca, per i quali sono state scelte tende leggere, di Dedar, che permettono di mantenere gli ambienti molto luminosi e valorizzano il gioco di colori delle vetrate.

Un altro fulcro del progetto di ristrutturazione è la cucina, caratterizzata da colonne a scomparsa e dall’elemento geometrico della grande penisola centrale, intorno alla quale può comodamente riunirsi tutta la famiglia. Sulla sinistra, una grande libreria di Modulnova a tutta parete sottolinea per contrasto i vetri cattedrale.

La parte notte, composta da tre camere da letto, uno studio, due bagni e una lavanderia, oltre alla cabina armadio, è del tutto separata dalla parte giorno.

Per uno dei due bagni è stato scelto, per le pareti, un rivestimento di Mutina vintage e decò al tempo stesso, che ricorda le ceramiche di un tempo, con i tipici decori floreali,  mentre il pavimento è in rovere come il resto della casa.

Nel secondo bagno si è invece usato il marmo calacatta, in lastre di grande formato, abbinato a mobili in legno canaletto scuro verniciato, realizzati sempre su misura. Si ritrovano qui i tagli di luce tipici dello stile dello studio, incorniciati dalla consueta gola nera, adottati anche nel corridoio. Per entrambi i bagni sono state scelte rubinetterie Fantini.

Per la camera da letto principale, anch’essa dotata di cabina armadio, è stato ripreso il rosa tenue già usato nella zona giorno, mentre per il resto la zona notte è stata lasciata neutra, a parte il tocco personale dato dal velluto che riveste il letto

Per mantenere il più possibile il carattere della casa d’epoca, con la ristrutturazione si sono mantenute le porte originali,dopo averle spostate e restaurate. Per le altre porte, alte fino a 2,5 metri, si sono scelte soluzioni a scomparsa, in modo da non creare sovrapposizione di stile con le originali e mantenere una situazione d’insieme estremamente elegante.

 

  

arch. Matteo Italia – Italia and Partners

 

Nato nel 1984, Matteo Italia si è laureato in architettura al Politecnico di Torino nel 2010. Già prima della laurea, giovanissimo, Matteo Italia ha disegnato una propria linea di abbigliamento e ha collaborato con molte aziende del mondo della moda di fama internazionale.

Ha al suo attivo numerosi progetti, principalmente residenziali, ma anche per realizzazioni contract, tra cui hotel, negozi, ristoranti, locali pubblici.

Negli ultimi anni ha realizzato prestigiosi appartamenti: in Italia ha lavorato principalmente a Milano, a Torino e in Liguria, mentre all’estero ha firmato progetti a Londra, in Francia, in Ucraina.

Nell’ultimo anno ha iniziato a disegnare corpi illuminanti ed oggetti di arredo per alcune aziende.

Nei suoi progetti grande importanza viene data alla luce, che ha un ruolo chiave, emozionale, nella definizione degli ambienti, oltre che all’utilizzo di materiali classici del design italiano, spesso reinterpretati in chiave moderna.