C’è chi li odia e chi li ama, chi ci riflette la propria immagine ad ogni cambio d’abito e chi lo rifugge, ma è difficile non trovare almeno uno specchio in ogni abitazione. Il mondo del design offre diverse soluzioni e interpretazioni di questo complemento, non solo per utilizzarlo nella sua funzione originale di specchio, ma anche come prodotto di home decor.

Storicamente lo specchio è stato un prodotto di lusso, il possederlo denotava ricchezza e si trovava nelle case nobiliari. A Milano, ad esempio, Palazzo Clerici ospita una spettacolare Sala degli Specchi affrescata dal Tiepolo.

Specchi pensati per gli ambienti bagno,  per riflettersi a figura intera, ma anche da parete a creare riflessi e giochi di luce. In poche parole un prezioso complemento d’arredo.

E’ di Davide Oppizzi per Fiam, azienda dove il vetro è protagonista,  la collezione di specchi Kathleen. Specchi da parete o da terra, sono caratterizzati da una cornice in vetro fuso con il retro verniciato con tinte semi trasperenti. (foto in alto)

Progetto Group presenta la collezione  INCORNICIATI. Gli specchi, disegnati da Piet Billekens, sono caratterizzata da sottili linee luminose che attraversano la superficie come a formare una cornice, creando disegni elaborati o minimali ma sempre di grande effetto.
I pattern ideati dal designer olandese prendono forma geometrica, o artistica e traggono ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalla natura o da antiche culture come quella celtica o greca.

Un cerchio inscritto in un quadrato: l’essenza dello specchio Vitruvio di García Cumini per Agape.

La nuova collezione di specchi è un tributo alle ideali proporzioni leonardesche di bellezza e armonia, infatti evoca l’uomo vitriviano di Leonardo. Innovativo il sistema di retroilluminazione. Come negli specchi da teatro, la luce circonda la superficie riflettente e illumina senza creare ombre. Vitruvio è disponibile in tre dimensioni, da 60, 80 e 120 cm, liberamente combinabili fra loro e adatte a tutti gli spazi.