I parchi in città
Parliamo di parchi! A Roma, i parchi, li conosciamo col nome delle Ville nobiliari che li ospitano…Villa Borghese, Sciarra, Torlonia, Ada, Celimontana…da noi i luoghi verdi dove passeggiare in tranquillità non mancano di certo.
Credo che in qualche modo siano una delle caratteristiche che la rendano diversa da tutte le altre metropoli, il nostro polmone verde.
Naturalmente ce n’è una tra tutte che più mi sta a cuore, che conosco e frequento da sempre, così vicina al centro ma così grande (184 ettari!).
Villa Doria Pamphilj
È Villa Doria Pamphilj, la residenza storica che sorge a ridosso dei quartieri Gianicolense e Monteverde, la mia preferita. Racconta tanti episodi di storia recente come, la tenda beduina montata all’interno per ospitare l’ex leader libico Muammar Gheddafi. Per la storia passata: l’assedio di Roma nel 1849 da parte dei francesi ai bastioni delle mura aureliane, alla Porta San Pancrazio e alla Villa del Vascello, difese da Garibaldi.
Il parco è diviso in due da via Leone XIII che altro non è che un tratto della via Olimpica costruita in occasione dei giochi del 1960. In tempi recenti, per evitare pericolosi attraversamenti, è stato realizzato un ponte pedonale che unisce le due metà.
All’interno trovi di tutto: gruppi che si organizzano per il saluto al sole, piccole squadre di nordic walkers con i loro bastoncini che camminano indisturbati, runners sudatissimi, maniaci dell’abbronzatura primaverile, famiglie per il picnic, giovani (e meno..) che organizzano partite di calcio con ogni clima, avventori del delizioso bistrot ottimamente gestito da Alessandro, coppie a passeggio, bambini di ogni età, visitatori della villa e del suo curatissimo giardino. Una fauna umana immersa nel verde a perdita d’occhio.
Se non bastasse trovano spazio il laghetto con papere e tartarughe, una pista per il pattinaggio, una cappella gotica aperta al culto un giorno alla settimana. Per gli sportivi una palestra attrezzata a cielo aperto e a disposizione di tutti.
Basta questo per preferire Villa Pamphilj? Io credo di sì e lo testimoniano le centinaia di persone che ad ogni ora del giorno ed in ogni stagione trascorrono il proprio tempo dentro questo adorabile angolo romano.
Allora, cosa aspettate? Annamo…daje!
Marco Piccini
I pachi milanesi
Proviamo a cercare un po’ di frescura nei parchi e nei giardini milanesi e con l’occasione impariamo a guardarci attorno con curiosità. A Milano ci sono diversi polmoni verdi, i più grandi senz’altro in periferia come il Parco di Trenno e il Bosco in città, il Parco Nord e Parco Lambro e il Parco delle Cave. Spostandoci verso il centro della città troviamo il Parco Biblioteca degli Alberi che sorge tra Piazza Gae Aulenti e il quartiere Isola, Parco Sempione, alle spalle del Castello Sforzesco e il giardino Indro Montanelli, per chi, come me, ha qualche anno in più meglio noto come Giardini di Porta Venezia, il più antico parco di Milano.
Ma il giro che voglio fare oggi si snoda principalmente intorno a corso Venezia.
In via Palestro, di fronte ai giardini Indro Montanelli, si trova la Villa Reale Belgiojoso Bonaparte, che fu residenza anche di Napoleone, corredata da un bel giardino che fa parte dei parchi storici milanesi. Si entra da un cancello posto in via Palestro, e dopo pochi passi si è nel giardino, un piccolo gioiello senza tempo in stile romantico, sul quale affaccia la facciata principale della villa reale. Una particolarità: all’interno del giardino si può accedere solo se si accompagna un bambino…anche se in molti non si attengono a questa regola. Per i più giovani ricordiamo anche che nella villa si celebravano i matrimoni civili fino all’attentato del 1993 quando fu messa una bomba al Padiglione di arte contemporanea di via Palestro.
Attraversando corso Venezia è possibile raggiungere in due minuti via dei Cappuccini e sbirciare l’angolo “esotico” milanese. Dei maestosi fenicotteri rosa abitano il bellissimo giardino di Villa Invernizzi, ma è possibile ammirarli solo attraverso le inferriate del cancello. Pare che il Cav. Invernizzi (quello dei formaggini), fosse innamorato di questi animali che ammirava dalle finestre del suo studio della villa e che tutelò anche in sede testamentaria.
Restando ancora in zona e spostandoci al numero 14 di via Mozart, si trova villa Necchi Campiglio. Villa Necchi Campiglio, è una dimora storica e fa parte del circuito delle Case Museo di Milano. Fu costruita tra il 1932 e il 1935 su progetto da Piero Portaluppi, ed è circondata da un ampio e silenzioso giardino delimitato da mura che lo isolano dalla quotidianità cittadina .
La cosa che più colpisce è la modernità e la raffinatezza della costruzione, che fu pensata con tutti i confort possibili: dall’ascensore al montavivande, citofoni e telefoni, piscina riscaldata, la prima piscina privata di Milano. La villa è visitabile solo con visita guidata, mentre è sempre possibile accedere al giardino e fermarsi alla caffetteria per una colazione o un pranzo godendo delle piante e dei fiori che lo compongono, alcune ancora originali come le magnolie, i platani monumentali.
Per ultimo cito l’Orto Botanico di Brera….che ancora non mi è capitato di visitare e sarà la mia prossima tappa di “turismo domestico“.
Sabrina Rezza