I nuovi specchi, tavoli, tavolini e altri arredi in vetro firmati da Luca Roccadadria
“C’è qualcosa di magico nel disegnare arredi in vetro e vetro specchiato. Attraverso questo materiale, nelle sue infinite declinazioni, immagino oggetti funzionali che amplificano la luce e lo spazio negli ambienti, ed è questo che mi affascina”. Così il designer Luca Roccadadria evidenzia la sua passione nel progettare specchi, madie e complementi d’arredo specchiati, tavoli e tavolini in vetro.
La collaborazione del giovane designer marchigiano con le aziende italiane dell’arredamento ha spesso inizio con lo sviluppo di progetti che valorizzano proprio il vetro.
All’ultimo Salone del Mobile di Milano Luca Roccadadria ha presentato nuovi arredi in vetro, specchiati e riflettenti, che si distinguono per la ricerca, l’eleganza e la versatilità.
Gli specchi sono personalizzati nella forma, dimensione e texture, mentre i tavoli e i tavolini, internamente in vetro oppure combinati con altri materiali, conquistano per i contrasti. Inoltre, i complementi d’arredo specchiati, come le madie, sorprendono per la bellezza artistica.
Gli specchi
Tra gli specchi si presenta “Peak” progettato per Bontempi. Sagomato con cornice bucciata, visivamente leggero e armonico, è disponibile nelle finiture fumé e bronzo.
Con un forte richiamo all’arte, ecco “Matisse” (foto sopra), ispirato alle nuvole con le sue forme morbide, è in cristallo specchiato bronzo, progettato per l’azienda eforma.
La famiglia di specchi “Brame”, disegnata per Calligaris, si presenta con forma sagomata in due dimensioni con bordi bisellati, disponibili nelle finiture fumé e bronzo.
I tavolini
Dalla ricerca nel combinare il vetro con materiali come marmo, acciaio o legno, nasce la serie di tavolini “Moved” per Ozzio, con base in metallo e piani in varie finiture, tra i quali spicca la versione in vetro bocciardo con conca/contenitore al centro del piano. (foto sotto e foto principale in alto).
Sempre per Ozzio ecco il tavolo rotondo “Thomas” (foto sopra), con base in tubo di acciaio incrociato, che nella versione in vetro con struttura in acciaio spazzolato diventa per uso esterno.
Il tavolino “Arturo” disegnato per Tonin Casa è invece un esempio di arredo creato interamente in vetro martellato, dove la trasparenza del materiale conferisce un effetto di leggerezza visiva.
La madia
Il designer pesarese valorizza l’utilizzo del vetro anche per immaginare oggetti che sono espressione di bellezza artistica. Ad esempio la madia “Rock” per Tonin Casa, che strizza l’occhio all’arte attraverso l’elemento della sfera riflettente di Escher, oltre ai tanti specchi che incorporano elementi artistici, trasformandosi quasi in pezzi d’arte.
Attraverso l’utilizzo del vetro, Luca Roccadadria desidera portare avanti nel design contemporaneo la tradizione di un materiale affasciante e versatile, che può essere lavorato in molteplici modi quasi come un artigiano, e nello stesso tempo essere minimale.