Con Rekrill il futuro è green, anzi Orange! Ecco il progetto di economia circolare di Krill Design
Può 1 kg di biomateriale corrispondere ad 1 Kg di CO2 compensata? La risposta è si! E ne abbiamo avuto le prove incontrando da vicino Krill Design, concept brand del biomateriale brevettato Rekrill, perfetto esempio di economia circolare.
Con questo materiale vengono creati prodotti di design 100% biodegradabili e compostabili, rispettando l’ambiente e valorizzando le risorse.
Un bellissimo viaggio nel mondo della ricerca e della sperimentazione ci ha portati a conoscere Krill Design e la sua visione decisamente rivoluzionaria che ha a cuore le sorti del pianeta terra. Per questo motivo ha messo in campo un progetto di vera economia circolare.
Dalle arance di Sicilia al vostro innovativo materiale … com’è nato Rekrill?
Rekrill è nato dall’incontro delle competenze e delle passioni dei tre co-fondatori: Ivan Calimani, project manager, e Yack Di Maio e Martina Lamperti, esperti di stampa 3D. La nostra visione comune di innovazione sostenibile ci ha spinti a esplorare nuovi modi di utilizzare i materiali naturali e di ridurre gli sprechi.
Le prime sperimentazioni sono iniziate cercando di trasformare gli scarti di patata in un biomateriale utile. Tuttavia, la vera svolta è avvenuta quando Autogrill ha manifestato interesse nel trovare una soluzione sostenibile per le bucce d’arancia derivanti dalle spremute nei suoi punti vendita.
Questo interesse ci li ha spinti a concentrare i gli sforzi su questo nuovo progetto. Dopo circa un anno di ricerca e sviluppo, sono riusciti a creare Rekril® Orange, un materiale biodegradabile e versatile ottenuto dalle bucce d’arancia.
Grazie alla combinazione delle competenze di Krill e alla collaborazione con Autogrill, Rekrill® Orange è diventato una realtà, rappresentando un importante passo avanti nella nostra missione di ridurre gli sprechi e promuovere l’economia circolare.
Cosa riuscite a fare di concreto per le aziende, per aiutarle a mettere a punto importanti percorsi green?
Realizziamo progetti ad hoc di economia circolare per aziende B2B, con un focus particolare su quelle del settore food and beverage che producono scarti alimentari. Collaboriamo strettamente con queste aziende per raccogliere i loro scarti e sviluppare soluzioni di design innovative che possano essere reintegrate nei loro processi produttivi.
Abbiamo collaborato con aziende di rilievo come San Pellegrino e Autogrill, creando biomateriali sostenibili a partire da bucce d’arancia, limone, lime, uva, e caffè. Quest’anno, ci stiamo espandendo anche nel settore della moda, lavorando con aziende che generano scarti dalla lavorazione della pelle.
Con questi scarti, sviluppiamo il nostro materiale Rekrill® in filamento per la stampa 3D, offrendo così soluzioni ecologiche e creative per vari settori industriali.
Questi progetti non solo aiutano le aziende a ridurre i loro rifiuti, ma le guidano anche nell’adozione di pratiche più sostenibili e nell’implementazione di percorsi green che contribuiscono a un’economia circolare.
Fateci alcuni esempi di scarti diventati prodotti …
Le bucce di Arance delle spremute di Autorgrill sono ora dei porta bustine da zucchero che si trovano nei loro punti vendita. Poi il nostro prodotto iconico: Ohmie the Orange Lamp, anche lei deriva dal recupero degli scarti della arancia. Inoltre abbiamo disegnato un vaso, un orologio, un portatovaglioli e persino uno sgabello!
Tutti ma proprio tutti gli scarti possono diventare una risorsa?
Dall’industria agroalimentare sì. La parte più importante sono gli zuccheri che si trovano all’interno di qualsiasi sottoprodotto dell’industria agroalimentare. Ogni volta che riceviamo uno scarto avviamo sempre uno studio di ricerca e sviluppo per verificarne le caratteristiche e i possibili utilizzi.
Tra i prossimi progetti … qualcosa che presenterete a breve?
Da quando abbiamo creato il nostro filamento per stampa 3D in Rekrill® Orange, abbiamo ricevuto tantissime richieste per la produzione autonoma. Molti hanno espresso il desiderio di avere accesso a un filamento sostenibile e ad alte prestazioni, diverso dai prodotti in plastica o PLA attualmente in commercio, che non offrono lo stesso livello di sostenibilità.
Per rispondere a questa crescente domanda, ci siamo adoperati per rendere Rekrill disponibile al pubblico. Siamo felici di annunciare che abbiamo appena reso acquistabile il nostro filamento sul nostro e-commerce. Questo permetterà a chiunque di utilizzare un materiale innovativo e rispettoso dell’ambiente per i propri progetti di stampa 3D, promuovendo così ulteriormente l’economia circolare e la sostenibilità.
Cosa auspicate per il futuro?
Per il futuro, auspichiamo un mondo in cui la sostenibilità sia al centro di ogni processo produttivo. Vogliamo vedere un cambiamento significativo verso l’adozione di pratiche di economia circolare in tutte le industrie, dove i materiali di scarto vengono trasformati in risorse preziose e riutilizzabili.
Speriamo di continuare a innovare e sviluppare nuovi materiali ecologici che possano sostituire quelli tradizionali, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, desideriamo collaborare con un numero crescente di aziende andando ad intercettare nuovi settori oltre a quelli agroalimentare per dare una risposta concreta alla possibilità di transizione verso modelli di business più sostenibili.