Le sedie: arredi essenziali delle nostre abitazioni

Le sedie rappresentano di certo uno dei mobili più essenziali all’interno di case, uffici, sale conferenze e spazi pubblici. Non solo offrono un luogo per stare comodi (veramente mica sempre…), ma contribuiscono anche all’estetica e al comfort degli ambienti in cui sono collocate.

Le prime sedie risalgono a tempi antichi ed hanno attraversato un lungo processo di evoluzione. Dalle primitive sedute di pietra agli elaborati design contemporanei, esse hanno subito un notevole processo che le ha trasformate nel corso dei secoli.

Oggi questi mobili di uso quotidiano sono disponibili in una vasta gamma di materiali ed i designer moderni si sono concentrati non solo sulla loro funzionalità ma anche sull’eleganza e sull’innovazione. Ciò ha portato alla creazione di sedie che supportano la postura corretta, pieghevoli per la praticità, e veri e propri elementi di arredo con design futuristici che coniugano forma e funzione.

Le sedie rappresentano quindi molto più di semplici supporti per sedersi, diventando espressione di stile, comfort e funzionalità al punto che famosi architetti e designer si sono misurati nella loro progettazione, diventandone, in alcuni casi, il biglietto da visita.

Sedie icone di design

Dalla sobrietà della PLASTIC CHAIR di Charles Eames alla trasparenza della LOUIS GHOST di Philippe Starck. Dall’imponente eleganza della HILL HOUSE 1 di Mackintosh, foto in alto, alla magnifica girevole in pelle LC7 di Le Corbusier.

Le classiche sedute da caffè viennese di fine 800 GEBRÜDER THONET si contrappongono alle sedie futuriste di Fortunato Depero. Come non ricordare ancora la BERTOIA SIDE CHAIR, la MR10 di Mies Van Der Rohe, la CESCA di Marcel Breuer, la SUPERLEGGERA di Giò Ponti, la W199 di Gropius il fondatore del Bauhaus.

Mi fermo altrimenti la “committente” mi sgrida… Un ultimo pensiero deve necessariamente andare a tutte quelle sedie professionali alle quali non pensiamo ma che sono così preziose per il lavoro dei dentisti, tatuatori, barbieri e parrucchieri e tanti altri.

Insomma nonostante l’ingrato compito di ospitare una porzione vilipesa del corpo umano la sedia rimane sempre un bellissimo oggetto al quale dedicare cura nella sua scelta.

Ma quale sedia scegliere per la propria casa? Il mondo dell’arredo offre infinite possibilità per tutti gli stile e per ogni gusto.

L’intreccio nota distintiva delle sedie

sedie  sedie

 

La sedia Gerla di  Very Wood presenta uno schienale originale, caratterizzato da un intreccio. Gerla, realizzata da Lucidipevere, ha una struttura in frassino naturale, tinto o laccato opaco, con uno schienale a nido d’ape. L’intreccio in questo caso ha una matericità ed una texture differenti dalle fibre tessili ma crea un arredo i cui dettagli rimandano allo stesso linguaggio estetico.

L’iconica seduta di Thonet S 32 con la seduta in paglia di Vienna intrecciata, è stata rivisitata. La seduta è più ampia (58 cm) ed è leggermente inclinata all’indietro. Il progetto si basa sulla rinomata sedia cantilever in tubolare d’acciaio S 32 ideata da Marcel Breuer negli anni ‘20, la cui peculiarità consiste soprattutto nel coniugare materiali contrastanti fra di loro: la paglia di Vienna, da un lato, e, dall’altro, l’impiego ridotto del tubolare d’acciaio.

Eleganza e rigore geometrico

sedie

Aria è una sedia che combina la praticità e la funzionalità con l’eleganza assoluta di materiali come l’acciaio e il cuoio.  Discreta ma dal tratto rigoroso, Aria di Frag si compone di una struttura in acciaio verniciata nero opaco che sostiene una sottile scocca rivestita in cuoio. La struttura asseconda con morbide pieghe l’andamento della seduta lasciando ampio respiro alla vista e donando una sensazione di estrema leggerezza a tutta la seduta.

La sedia Keel di Potocco fa parte di una collezione composta da sedia e poltroncina dining, poltrona e sgabelli a due altezze.  Keel, che si differenzia dalla collezione Keel light per la seduta interamente imbottita, rimanda al mondo della nautica, rappresentando il tentativo di trovare il miglior equilibrio tra una struttura lineare in tondino di metallo ed elementi d’appoggio in massello di iroko dalle forme morbide e sinuose che presentano una lavorazione particolare.

Le impilabili

sedie

Isidora è la seduta di impilabile di Zalf. Lo schienale è arricchito con un particolare pattern a pois. La struttura è in tecnopolimero ed è disponibile nelle finiture bianco, perla, pistacchio e sabbia.

La sedia Stack nasce dal progetto di due designer emergenti, Martini & Dall’Agnol, per Midj. Stack è completamente in polipropilene, un materiale che nella sua semplicità garantisce grandi vantaggi in fatto di sostenibilità, in quanto è al 100% riciclabile.

Dal mondo delle sedute Pedrali

sedie

Due proposte diverse tra i tanti modelli di Pedrali. Lamorisse Wood è realizzata con legno 100% certificato FSC® C114358 e verniciata all’acqua con vernici di origine vegetale.

La garanzia di provenienza di una materia prima da foreste gestite in modo responsabile e l’utilizzo di vernici all’acqua composte per lo più da resine di origine vegetale esprimono l’attenzione e l’impegno dell’azienda nei confronti della sostenibilità ambientale. Gli elementi di Lamorisse Wood sono facilmente  disassemblabili al fine del riciclo e della sostituzione dei componenti.

La seduta Souvenir è realizzata in polipropilene, ma è disponibile anche nella versione “recycled grey” in polipropilene riciclato: 50% da scarto di materiale plastico post consumo e 50% da scarto di materiale plastico  industriale.

La foto in alto è la iconica sedia Hill House 1 

Disegnata nel 1902 da Charles Rennie Mackintosh, la sedia Hill House 1 è ancora oggi un’icona di design senza tempo che riflette appieno lo stile del maestro e la sua inclinazione ad abbracciare le più complesse sfide produttive. Il pezzo nasce come complemento d’arredo per uno dei maggiori progetti realizzati dall’architetto, la Hill House in Scozia, da cui prende il nome.

La forma lineare e geometrica di questa seduta rievoca i tratti minimali e il grafismo astratto del design giapponese, integrando valori simbolici e figurativi nella personalità scenica dell’oggetto.

Per molti non solo una sedia, ma un autentico trattato di articolazione spaziale, dove lo schienale alto è definito dalla successione di linee verticali che culminano in un graticcio di ritti e pioli, con sezioni al limite della resistenza materica.

Cassina la riedita grazie alla straordinaria maestria degli ebanisti di Meda, offrendola nella versione in frassino tinto nero con sedile in velluto. Per la realizzazione dello schienale, le componenti che formano la sua struttura vengono incollate a mano una per una, mentre le gambe posteriori, di sezione conica, vengono rastremate e rifinite a mano. Una garanzia di durevolezza e qualità.

Photo credits: sedia Hill House 1 di Charles Rennie Mackintosh – Collezione Cassina iMaestri