Divano in pelle o in tessuto? io non ho dubbi il mio divano è in pelle
L’ultimo pezzo pubblicato su questa fantastica rubrica (!) ha avuto come tema le sedie: come dare continuità scrivendone uno su un altro fortunato (non soltanto perché accoglie parti anatomiche da sempre associate alla buona sorte…) elemento di arredo?
Confesso, e ne è buona testimone la mia committente, che è il mobile a me più caro, il più sfruttato, consumato, adorato! Quindi largo alle solite quattro chiacchiere per raccontarne storia e fogge.
Il divano – o il desueto sofà – affonda le sue radici nel desiderio di socialità dell’essere umano, per accogliere comodamente più persone.
Sembra abbia origini mediorientali (da qui la denominazione di ottomana) anche se il termine inglese couch deriverebbe dall’inglese Jay Wellington Couch che nel 1895 inventò una seduta più lunga su cui si poteva anche dormire e riposarsi. Per la verità a me che sono romano piace pensare che i miei antenati avevano già introdotto migliaia di anni prima i letti con cuscini, i triclini, dove consumavano semisdraiati i loro pasti.
Anche l’arte non ha trascurato di dedicare attenzioni al nostro: Modigliani col suo NUDO SEDUTO SU UN DIVANO, Toulouse Lautrec con il lapidario IL DIVANO, Canova e la scultura PAOLINA BORGHESE COME VENERE VINCITRICE, Goethe e la raccolta di poesie DIVANO OCCIDENTALE-ORIENTALE.
I divani iconici
Qualche flash sui divani da ricordare: il Canapè stile Luigi XV con la classica tappezzeria barocca, il Chesterfield, divano in pelle dei Lord che sopravvive dal XVIII secolo mantenendo un inalterato fascino nei nostri soggiorni, la Bocca di Gufram, seduta anni 70 tutta italiana ispirata all’opera di Dalì, l’ LC2 di Le Corbusier con struttura in acciaio.
Cosa propone oggi il mercato in questo settore? Come in tutto il mondo dell’arredo le soluzioni sono molteplici e per tutti i gusti. A due, tre o più posti, angolare, componibile, con penisola, il divano-letto ognuno declinato con forme e materiali per tutte le tasche.
Chi di voi lo ricorda sotto un foglio di cellophane nei salotti delle vecchie zie? Nostalgie di un vecchio boomer…basta annoiarvi con le mie chiacchiere, torno sul divano a vedere un buon film!
Il mondo dell’arredamento offre infinite possibilità di scelta per i divani. Divano in pelle o in tessuto, ma anche divani dalle forme inusuali, angolari e modulari. Insomma per tutti i gusti e per ogni spazio. Ed è con quelli più originali che vogliamo partire per i nostri suggerimenti.
Divani dalle forme insolite
Sembra una grande e soffice nuvola il divano Nefele di Egoitaliano. Il design è di Giulio Manzoni. Le cuscinature sono rivestite da un esclusivo tessuto bielastico a pelo alto disponibile in quattro diverse nuance ispirate ai diversi momenti della giornata, dall’alba all’imbrunire. La superficie del divano diventa un elemento riflettente su cui si creano giochi di luci e ombre.
Modello iconico delle collezioni Roche Bobois, il divano BUBBLE si presenta con un nuovissimo rivestimento particolarmente morbido e confortevole. Disponibile in diverse tonalità, dona al divano Bubble un ulteriore tocco di originalità. Design Sacha Lakic.
E’ di Adrenalina il divano Soft Machine. Un oggetto scultoreo, dalla linea aerodinamica e fluida, ispirato al Bolidismo, un movimento nato 1986 da un gruppo di designer e architetti, tra cui lo stesso Garattoni. I tratti tipici del Bolidismo sono un accentuato dinamismo delle forme.
Il divano prende il nome da un romanzo dello scrittore americano William Burroughs “The Soft Machine” e dall’omonimo gruppo rock degli anni 60, è “una morbida macchina dell’abitare che nasce dall’amore, tutto italiano, per la velocità. Una cultura delle forme che parte dall’estetica futurista di Balla e Boccioni per arrivare fino al Bolidismo, ultima avanguardia del Novecento” afferma il designer Giovanni Tommaso Garattoni.
Divani in pelle: un grande classico
Estetica minimal dalle linee pulite ma dalle forme morbide e avvolgenti per il divano in pelle Landa di Calligaris. Si caratterizza per la sua eleganza, ma anche per il movimento che permette di raggiungere il comfort desiderato attraverso la perfetta inclinazione di cuscino, bracciolo e schienale. Landa offre una grande libertà compositiva: disponibile a moduli fissi o componibili per tutte le esigenze di spazio e interpretazione. Design by: Stefano Spessotto.
Design di Fabio Novembre per Busnelli per il divano Regolo. E’ un divano componibile attraverso i 17 moduli e ha una struttura che si poggia su un basamento a forma di lama, verniciato nell’esclusivo color Ombra Busnelli, che ne alleggeriscono linee e volumi. E’ accessoriabile e sfoderabile, sia nella versione in pelle che in quella in tessuto.
“Con Regolo ho scelto di immaginare volumi semplici, un progetto con una forma comprensibile a tutti, ma con una serie di dettagli inusuali come l’accostamento di pelle e velluto. esempio perfetto della mia idea di rock: abbiamo bisogno del bianco e del nero, di luce e d’ombra, di parole e musica.” (Fabio Novembre)
La Casa Moderna propone il divano componibile ad angolo in pelle, ripiano in legno finitura noce canaletto, piedi in metallo verniciato, disponibile in altre misure e finiture.
Divani modulari e angolari
Tra i divani angolari troviamo Tazio di Dondi Salotti. Elementi di diverse forme e misure permettono di creare un prodotto “personalizzato”. Schienali che si spostano e permettono di avere spazio di seduta più o meno profondo, linea moderna che ben si adatta ad ambienti e stili differenti.
Archibald è un divano moderno dalle forme arrotondate di Atelier Nieri. Offre la possibilità di essere realizzato in diverse versioni, con terminali, elementi centrali e diversi tipi di pouf. Tutti i moduli sono singolarmente rifiniti sui lati e sono dotati di meccanismo sullo schienale per regolare la profondità della seduta.
Di Marco Fumagalli è invece il divano Belt per Cierre1972. Dall’anima di metallo con braccioli cromati avvolto da un’elegante cintura che diventa abbraccio, che ne definisce lo stile metropolitano. La scelta dei colori chiari non è casuale: ne esaltano la percezione della morbidezza della seduta. In Belt ogni dettaglio è espressione di stile.
Nella prima foto in alto:
Ispirato alle forme degli anni ’20, il divano Max di Valentini riassume e reinterpreta la tradizionale lavorazione capitonnè eseguita in pezzi da collezione per il pregio e la capacità artigianale necessaria a realizzarla che riveste anche la particolare forma vintage, dei braccioli.