A due mesi dalla cerimonia internazionale dei prestigiosi Sony World Photography Awards, in Italia l’esposizione delle opere vincitrici.

In mostra anche il Photographer of the Year, con la serie “Our War”, e il fotografo italiano che si è aggiudicato il nuovo Sustainable Prize.

Attualità, ambiente, geopolitica, migrazioni, mondo del lavoro, innovazione digitale, sogni e aspirazioni delle giovani generazioni: questi i grandi temi protagonisti della raccolta fotografica più ampia al mondo, che anche quest’anno ha dato vita ai Sony World Photography Awards. Un concorso che valorizza e premia i talenti in ogni categoria, dal professionista allo studente, rendendo questa forma d’arte inclusiva e portandola vicino a fasce sempre più vaste di pubblico. Siamo orgogliosi, quindi, di avere di nuovo l’opportunità di organizzare la Mostra in Italia e confermare la sensibilità che il nostro Paese ha verso la fotografia di eccellenza”. La dichiarazione è di Angelo D’Orta, Direttore Marketing di Sony in Italia.

I Sony World Photography Awards sono promossi dalla World Photography Organisation e da Sony e comprendono i premi Professional, Open Youth e Student. La mostra italiana, realizzata in collaborazione con il Museo Diocesano di Milano, sarà allestita nelle sale del museo dal 16 giugno al 3 settembre 2023.

Le opere vincitrici dei Sony World Photography Awards 2023, assegnati lo scorso aprile durante la Cerimonia internazionale di Londra, sono state esposte presso la Somerset House di Londra.

Tra le opere esposte al Museo Diocesano di Milano

Fra le opere in mostra si potrà ammirare “Our War” del portoghese Edgar Martins, vincitore del titolo di Photographer of the Year con il suo personalissimo tributo all’amico e fotoreporter Anton Hammerl, ucciso durante la guerra civile libica del 2011.

Esposto anche il lavoro di Alessandro Cinque, vincitore del Sustainability Prize, ideato in collaborazione con la United Nations Foundation e l’iniziativa Picture This di Sony Pictures per premiare le storie, le persone e le organizzazioni che, con le loro azioni, perseguono uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.

Tra le 160 opere in mostra anche quelle degli altri fotografi italiani che si sono classificati al secondo e terzo posto in diverse categorie del concorso Professional: Noemi Comi e Edoardo Delille e Giulia Piermartiri, 2° e 3° posto per Fotografia Creativa; Bruno Zanzottera e Fabio Bucciarelli, 2° e 3° posto secondo per Paesaggio; Andrea Fantini e Nicola Zolin, 2° e 3° posto per Sport.

Conclusioni

Ecco come si è espressa Barbara Silbe, giornalista, co-fondatrice e direttore responsabile di EyesOpen! Magazine e curatrice della mostra.

La connotazione sempre più artistica e documentale che definisce questo importante premio internazionale suscita in me smisurato interesse per gli stili, così eterogenei, e per le tante storie con le quali posso entrare in contatto. Ciascuno di questi fotografi, professionisti o emergenti, aggrappato al presente ha testimoniato una sua esperienza, l’ha raccontata scegliendo un linguaggio, una precisa grammatica, e ha pensato a come svilupparla perché acquistasse coerenza e si trasformasse in qualcosa di tangibile per tutti noi. Attraverso le narrazioni degli autori premiati che, grazie a questo palcoscenico mondiale, hanno l’opportunità di diffondere gratuitamente il loro lavoro e far fare un salto di qualità alle loro carriere, conosciamo il mondo, i popoli, i fatti, e proviamo emozioni. Le stesse che sono emerse mentre editavo questi portfolio, le stesse che arriveranno a chiunque vedrà queste opere stampate e appese.”

“Con la mostra dei Sony World Photography Awards 2023, il Museo Diocesano di Milano – ha sottolineato la sua direttrice Nadia Righi prosegue nel suo programma di esposizioni dedicate alla fotografia con monografiche di grandi maestri quali Jacques Henri Lartigue, Elliott Erwitt e Robert Doisneau e con rassegne che esplorano i linguaggi fotografici contemporanei. Siamo molto lieti di condividere una parte di questo cammino con Sony, da sempre all’avanguardia nel proporre soluzioni e strumenti per l’evoluzione della fotografia”.