Scopriamo OTO Chair, la sedia prodotta con la plastica riciclata, un esempio di economia circolare
OTO Chair è la sedia monomaterica montabile, disegnata da Alessandro Stabile e Martinelli Venezia. E’ prodotta in un unico stampo e creata con plastica riciclata post-industriale che aiuterà a rimuoverne altra dai mari. E’ quindi un perfetto esempio di economia circolare.
OTO Chair è il primo prodotto di One to One, icona del nuovo mindset che guida la filosofia del brand. Infatti ogni sedia acquistata contribuisce a rimuovere 500 grammi di marine litter, grazie alla collaborazione tra One To One e Ogyre.
Come nasce OTO Chair
La seduta si presenta nella versione a colori standard, con 8 varianti disponibili, e nella versione Unexpected Colors. Quest’ultima nasce dal processo industriale alla base della produzione di sedie in plastica colorata. Normalmente, quando vengono stampate più sedute di colori diversi, tra un esemplare e l’altro si genera una decina di prodotti di cui è impossibile controllare il risultato estetico, ovvero l’uniformità del colore.
Questi esemplari vengono normalmente buttati via. One To One, invece, ha scelto di recuperare e portare sul mercato questi esemplari, di farne, insomma, un design felicemente in bilico tra industria e pezzo unico.
Unexpected color diventa così un ottimo regalo sostenibile, dove colori imprevedibili convertono gli scarti di produzione in design.
La plastica riciclata con cui è realizzata OTO chair, ne permette l’uso sia in ambienti chiusi come la cucina di una casa, sia all’aperto, in giardino o nelle zone outdoor di bar e ristoranti.
OTO Chair è acquistabile online onetooneobjects.com e arriva all’acquirente in un giorno, smontata dentro una confezione flat ed ecologica come il prodotto che contiene.
Il progetto sostenibile
OTO chair è un perfetto esempio di impegno verso l’economia circolare grazie a una catena produttiva che guarda alla sostenibilità. E’ un progetto che mostra un approccio sostenibile dell’azienda, dalla prima fase di creazione fino all’ultima fase che la vede all’interno di un imballaggio eco-sostenibile. Questa soluzione ottimizza i passaggi di consegna, riducendo gli intermediari e risparmiando tempi e costi di emissioni di CO2.