Al Centro Saint-Bénin di Aosta la mostra: SGUARDI DI INTESA. La moda fotografata dalle donne
Il Centro Saint-Bénin di Aosta ospita la prima mostra istituzionale nel nostro Paese in cui viene proposta una ricognizione sulla fotografia di moda realizzata dalle donne, con alcune fra le più importanti fotografe di moda italiane e straniere dal XX secolo a oggi.
Nel corso del tempo la donna è stata soggetto delle immagini di moda, raramente artefice: qui si cerca di porsi dall’altro punto di vista. Il titolo Sguardi di intesa è un richiamo a questa prospettiva e a quell’intesa che si viene a creare tra chi fotografa e chi è fotografato.
Ci troviamo di fronte a personalità diverse, in grado di offrire letture particolari che cambiano attraverso il tempo, ma che partono da una condizione comune, l’essere donne.
Fotografie di moda italiane e straniere dal XX secolo a oggi
Nel corso del tempo la fotografia di moda ha sviluppato una propria estetica, in cui gli abiti sono valorizzati anche da altri elementi presenti nelle immagini. Un’estetica che oggi è a maggior ragione segnata dalla commistione tra i diversi linguaggi della fotografia e dell’arte.
La mostra è introdotta da una breve sezione di ambito sociale in cui si analizza, partendo da un’immagine vintage di Tina Modotti, il lavoro che sta dietro la moda, fatto molto spesso dalle donne: le tessitrici, le sarte, le operaie.
Sono soprattutto immagini degli anni Sessanta e Settanta in cui le fotografe hanno letto con un intento di ricerca e di denuncia il mondo del lavoro femminile. Si tratta di immagini realizzate per essere pubblicate per lo più su riviste di impegno politico: così quelle di Liliana Barchiesi, Gabriella Mercadini, Livia Sismondi, Elsa Robiola, Lori Sammartino.
Tanti i nomi delle donne che si sono occupate di fotografia
Una seconda sezione è dedicata alle pioniere, a coloro che per prime si sono occupate della fotografia di moda: Louise Dahl-Wolfe, autrice di molte copertine di “Harper’s Bazaar”, Lee Miller, Lillian Bassman, il cui importante lavoro ha attraversato tutto il Novecento.
E quindi un terzo gruppo alle fotografe che si sono occupate di moda dagli anni Sessanta ad oggi quali Alice Springs, Elisabetta Catalano, Maria Vittoria Backhaus.
Un quarto gruppo è dedicato alla fotografia di moda più vicina a noi: Ellen von Unwerth, Brigitte Niedermair, che ha recentemente realizzato campagne fotografiche per Dior, Julia Hetta, Maripol, Ilaria Orsini, Lucia Giacani e quindi i lavori delle due giovani, Angelica Cantù Rajnoldi e la valdostana Veronique Mazzoli.
Un’altra sezione è dedicata alle artiste che hanno fatto e fanno immagini di moda, Florence Henri, Irina Ionesco, il cui lavoro è velato da un alone di mistero, Vanessa Beecroft, che ha utilizzato la moda per la sua ricerca, e Viviane Sassen, una delle più note protagoniste di quel mondo, il cui lavoro è stato di recente oggetto di una grande antologica a Parigi.
In mostra ci sono quasi esclusivamente materiali vintage
Alcune delle fotografe che qui proponiamo nascono come modelle per poi passare dall’altra parte dell’obbiettivo, così Lee Miller e Alice Springs, consorte del celeberrimo Helmut Newton.
La rassegna propone quasi tutti materiali vintage (circa l’80% delle opere in mostra sono originali).
L’esposizione Sguardi di intesa offre una lettura delle immagini delle fotografe di moda, per collocarle all’interno di una visione più ampia in una relazione ideale con i colleghi uomini, ai quali fino ad ora è stato dedicato lo spazio principale di questa straordinaria storia.
È oggi più che mai interessante vedere come le fotografe si sono affacciate al mondo della moda, un mondo che le ha viste perlopiù come oggetto di interesse, come soggetto privilegiato e che attraverso questa mostra riconosciamo da un punto di vista progettuale, poetico, ma anche prettamente fotografico.
La mostra, prodotta da Nomos Edizioni, è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano-francese), con le riproduzioni delle opere e con i testi critici di Angela Madesani e Daria Jorioz, in vendita in mostra.
Nelle foto partendo dall’alto
Maria Vittoria Backhaus, Bus, 2000, Milano, 150 cm × 200 cm, Pellicola negativa a colori poi digitalizzata, © Maria Vittoria Backhaus.
Elsa Robiola, Moltiplicano a milioni i modelli europei. Lavoranti di un reparto, 1956, 18 cm × 19 cm, Stampa vintage alla gelatina ai sali d’argento su carta baritata lucida, © Collezione Rita e Riccardo Marone.
Angelica Cantù Rajnoldi, Intrecci, luglio 2022, 70 cm × 50 cm, Fotografia digitale, © Angelica Cantù Rajnoldi.
Lucia Giacani, Your highness, 2021, L’officiel Baltics, June 2021, 70 cm × 50 cm, Fotografia digitale, © Lucia Giacani (G2 Studio Srl).