A Ca’ Romanino il designer Marco Ripa ambienta le sue collezioni: una sintonia tra architettura e design

159 km, 1 ora e 43 minuti di viaggio per far incontrare architettura e design. Poco basta per arrivare dal laboratorio di Marco Ripa, a Porto San Giorgio in provincia di Fermo, alle colline di Urbino e a Ca’ Romanino. Qui si trova l’architettura domestica progettata da Giancarlo De Carlo per l’amico e filosofo Livio Sichirollo e Sonia Marra nel 1968.

architettura e design

Catturato dalla storia, dallo spirito giocoso e dal valore del progetto, forse ancora troppo poco conosciuto, il designer e maker marchigiano ha scelto Ca’ Romanino come ambientazione per raccontare le sue collezioni all’interno del catalogo 2024. In particolare la nuova serie Coimbra che, dopo il lancio a EDIT Napoli 2023, è stata presentata completa di nuovi elementi al FuoriSalone di Milano negli spazi di Convey.

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La collezione Coimbra

«Siamo entrati in punta di piedi» spiega Ripa, in questa architettura costruita sulle forme del cubo e del quadrato, addolcite da elementi curvi, ambienti circolari e gesti morbidi. Come Coimbra, che nel design combina le due figure del quadrato e dell’arco di circonferenza per creare arredi modulari da posizionare e comporre a piacere.

Coimbra trova la sua ispirazione nell’immaginario fisico ed emotivo del salotto di una volta, teatro domestico di chiacchiere, affetti e convivialità. Lo stesso spirito da cui è nata Ca’ Romanino e che l’omonima Fondazione, dal 2013, è impegnata a preservare e promuovere.

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Oggi come ieri l’abitazione si staglia nel paesaggio come un battello che fluttua tra gli alberi delle colline marchigiane con un curioso comignolo rosso a fare da bussola. Appare come un originale castello di mattoni, vetro e cemento che ha sostituito ogni difesa con il sentimento dell’ospitalità. Un rifugio estroverso popolato di porte color blu di Prussia e di lucernari che puntano al cielo.

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Le radici in una vigna e in una cantina scavata nel tufo. Ca’ Romanino è uno spazio che, come diceva De Carlo, è riuscito a trasformarsi in un ‘luogo’, uno dei luoghi dell’abitare più rilevanti del territorio marchigiano.

«Ambientare qui gli scatti del nostro nuovo catalogo è stata un’esperienza emozionante che consigliamo di provare in prima persona»: suggerisce Ripa.

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Grazie all’impegno della Fondazione Ca’ Romanino, che gestisce la struttura per favorire la conoscenza dell’opera di Giancarlo De Carlo a Urbino, è infatti possibile trascorrere 24 ore o più in uno dei rari progetti residenziali del grande architetto ligure, entrando in contatto col genius loci, ascoltando i vinili davanti all’inconfondibile camino rosso, osservando il Montefeltro dal camminamento in terrazza vista cielo.

 

Photo credits:  Marco Biancucci e Giulia Papetti