Comodino coordinato con il letto…. oppure??

Io sul mio comodino ho sempre e solo poggiata la lampada da lettura (una Kartell rossa), il libro che sto leggendo, ed eternamente presente “Lezioni Americane” di Italo Calvino, perché per me è il testo dei testi, che va letto e riletto, ma non tutto d’un fiato. Lo devi poter consultare sempre come una bibbia, per avere spunti, ritrovare riflessioni, appunti e ancora idee.

Quindi se qualcuno scegliesse di analizzare il mio comodino, come test psicologico della mia personalità: vecchio mobile anni 80 nato con funzione d’uso porta telefono fisso, reso contemporaneo da un recente restyling con Pantone rosa antico.

Quindi personalità in perenne ricerca di sé stessa, mai ufficialmente compiuta, proprio come le Lezioni Americane, che del resto sono un libro che Calvino non riuscì a completare!

Di comodini che hanno fatto la storia del design ne abbiamo anche tanti, partendo dagli iconici componibili di Kartell firmati da Anna Castelli Ferrieri, ma anche quelli sospesi di Lago.

Geometrici, con materiali anche impensabili, contenitori o non contenitori, artistici e vintage, sicuramente una delle priorità contemporanee è quella del non essere quasi mai in coordinato con il letto, per generare uno scambio di amorosi sensi.

Una cosa è certa: nessuno rinuncia al suo comodino ideale ed ognuno sul proprio comodino, racconta la propria storia.

Vediamone alcuni insieme …

In alto troviamo la proposta di Cierre1972E’ la nuova Collezione24 appena presentata durante l’ultimo Salone del Mobile nella quale troviamo i tavolini Tappo, design Cierre Lab. Un cerchio di marmo o di massello, sostenuto da una essenziale direttrice di cuoio, e il suo posto è ovunque vogliamo che sia.

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 Lago il comodino sospeso a parete Materia. Un unico volume lavorato in blocco vestito di preziosi materiali che grazie alla rivoluzionaria tecnologia XGlass, regalano continuità di venature e pattern. Comodini sospesi a parete o su raffinati sostegni in metallo titanio steel e peltro steel completano l’arredo della camera da letto.

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Con il comodino Doppler entriamo nel mondo Gianfranco Ferré Home. Una struttura ariosa, definita da sottili sezioni cilindriche, nasconde due cassetti funzionali. Perfetto insieme di forma e funzione, questo pezzo aggiunge un tocco di raffinatezza a qualsiasi spazio.

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Bolzan propone Abside design Studiocharlie, un elemento contenitore in metallo che disegna una forma geometrica composta. Un oggetto che si compone di due moduli sovrapposti che, mediante un disco, ruotano l’uno sull’altro. L’elemento superiore a giorno offre due superfici d’appoggio e, attraverso la sua rotazione, svela il vano contenitore celato nel modulo sottostante.

camera letto comodino

Con il tavolino B117 entriamo nel mondo delle icone ThonetDisegnato nel 1934 da Thonet fa parte della collezione di mobili in tubolare d’acciaio. È proprio nella sua semplicità funzionale che risiede il vero fascino di questa serie: costituita unicamente da tubolari d’acciaio cromati piegati e e un piccolo piano di appoggio/cassetto.

Comodino o tavolino

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Otto di Twils è un tavolino costruito intorno alla geometria dell’angolo retto. Presentato durante l’ultima Design Week milanese porta la firma di Matteo Ragni. E’ una struttura metallica che abbraccia l’imbottito per aggiungere funzioni che si svolgono senza pensare.

Di solito manca una risposta intelligente al gesto di allungare un braccio. Adesso invece la risposta c’è.

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Il comodino Valley è di Cantori, design Maurizio Manzoni. In legno laccato color sabbia con cassetto e piedini metallici. È presente una struttura lineare metallica che abbraccia il mobile. Può essere accompagnato dal tavolino,  della stessa linea, con struttura in metallo laccato color arancio con top in marmo Invisible Grey e vetro fumè grigio.

Il comodino sostenibile di Kartell

l Componibili Bio sono i mobili contenitori simbolo di Kartell da oltre cinquant’anni realizzati in una nuova versione con un rivoluzionario materiale sostenibile. Il nuovo materiale è realizzato utilizzando un biopolimero composto da materie prime derivate da fonti rinnovabili, di provenienza agricola, non OGM, non destinati alla catena alimentare.

Il prodotto risponde alle caratteristiche di sostenibilità del manifesto “Kartell loves the planet” e corrisponde ad alcuni punti contenuti nelle direttive dell’agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile. Il prodotto ha ottenuto la certificazione TÜV Austria con il massimo numero di stelle.