Consigli utili ed errori da evitare per risolvere il problema dei tarli del legno
La presenza dei tarli del legno nelle nostre case è un problema più comune di quanto si pensi, in grado di danneggiare mobili e strutture in modo grave e talvolta irreparabile.
Se non trattati, possono compromettere la bellezza e l’integrità di mobili pregiati, pezzi d’antiquariato e persino la struttura portante degli edifici.
Il danno estetico è solo la punta dell’iceberg, la vera minaccia è al di sotto della superficie, dove i tarli continuano il loro lavoro distruttivo lontano da occhi indiscreti.
Risolvere il problema è possibile…se sai come farlo! Ma prima di disperare puoi leggere questo articolo in cui scoprirai:
- cosa possono insegnarci gli antenati su come eliminare i tarli del legno.
- le 3 cose da non fare per non peggiorare la situazione.
- il metodo Biancolini garantito al 100%
Tarli del legno: come eliminarli secondo gli antichi
La diffusione dei tarli del legno è un problema antico quanto l’uso del legno stesso nella costruzione e nell’arredamento. I metodi antichi per combattere i tarli del legno si basavano sull’utilizzo di risorse naturali, e avevano l’obiettivo comune di preservare il legno dall’attacco dei tarli.
Tra gli approcci più diffusi ricordiamo:
- l’utilizzo di oli essenziali e resine, gli antichi Egizi, per esempio, impiegavano oli essenziali e resine per trattare il legno utilizzato nelle loro costruzioni e nei sarcofagi;
- fumigazione con erbe aromatiche, questa pratica consisteva nel bruciare erbe o legno di specie particolari, come il sandalo, per creare un fumo denso che si riteneva avesse proprietà repellenti contro i tarli del legno;
- trattamenti con olio e grassi animali che venivano strofinati sul legno per impedire l’attacco dei tarli. Si riteneva che queste sostanze tappassero i pori del legno, rendendolo meno attraente o addirittura tossico per i tarli;
- l’immersione in acqua aveva lo scopo di saturare le fibre del legno, uccidendo le larve esistenti o rendendo il legno inospitale per future infestazioni;
- la pratica dell’interramento era basata sull’idea che la terra potesse purificare il legno dai parassiti, questo metodo era evidentemente limitato a oggetti di piccole dimensioni e non applicabile a strutture edilizie;
- l’applicazione di cere naturali o vernici a base di resine vegetali era un metodo comune per creare una barriera protettiva sul legno, impedendo ai tarli di deporre le uova o di nutrirsi della superficie trattata.
Questi metodi avevano in comune una cosa: non ne funzionava nemmeno uno! Le tecnologie a loro disposizione non erano abbastanza evolute da essere efficaci.
Tuttavia alcune intuizioni alla base dei loro tentativi erano corrette e per sbarazzarsi del tarlo del legno bisogna agire su tre fronti:
- prevenire il loro insediamento;
- intervenire anche sulle larve;
- eliminarli per soffocamento
I 3 errori da non commettere per non peggiorare la situazione
Su come eliminare i tarli del legno abbiamo visto che i metodi antichi hanno molto in comune con le soluzioni “fai da te” e i “consigli della nonna” dei giorni nostri. Certo, oggi non ci verrebbe mai in mente di immergere un mobile antico in acqua o di sotterrare la credenza di antiquariato in giardino. Eppure molte pratiche inutili e dannose sono ancora diffuse.
Ma prima di scoprire quali sono i 3 errori più grandi da evitare, sfatiamo uno dei tranelli più famosi su come eliminare le tarme dal legno.
Le “tarme del legno”, semplicemente… non esistono! Vengono spesso confuse con i tarli, ma loro preferiscono cibarsi di tessuti e fibre naturali. Acquistare prodotti per eliminare le tarme nella speranza di dar fastidio ai tarli non è quindi una buona idea.
Chiarito questo piccolo malinteso, torniamo agli errori più comuni su come gestire l’infestazione del tarlo del legno.
Errore n° 1: usare trattamenti superficiali
Molti tentano di combattere i tarli del legno applicando vernici, cere o oli direttamente sulla superficie infestata, credendo che questi possano penetrare in profondità e raggiungere le larve nascoste. Questi trattamenti superficiali, tuttavia, raramente riescono a infiltrarsi nei percorsi scavati dalle larve all’interno del legno. Di conseguenza, mentre la superficie può sembrare protetta, i tarli continuano il loro lavoro distruttivo al di sotto, indisturbati.
Errore n° 2: ignorare l’umidità
Un ambiente umido è l’habitat ideale per la proliferazione dei tarli. Ignorare il problema dell’umidità nell’ambiente in cui si trovano i mobili o le strutture in legno è un errore critico.
Non prendere misure per ridurre l’umidità, come l’utilizzo di deumidificatori o migliorare la ventilazione, significa lasciare che il legno rimanga un terreno fertile per le future infestazioni di tarli.
Errore n° 3: ricorrere a soluzioni fai-da-te tossiche
L’impiego di soluzioni fai-da-te che prevedono l’uso di sostanze chimiche tossiche può sembrare una scorciatoia efficace, ma spesso comporta rischi per la salute e non garantisce l’eliminazione completa dei tarli.
Inoltre, queste sostanze possono danneggiare il legno o alterare l’aspetto e non sono una soluzione sostenibile a lungo termine.
Il metodo Biancolini per eliminare i tarli del legno, garantito al 100%
A differenza dei metodi antichi e delle “creative” pratiche moderne, l’esperienza dei Biancolini offre una soluzione brevettata (coperta da garanzia totale sul risultato) su come eliminare i tarli del legno.
Il loro metodo, si distingue per la sua efficacia e rispetto dell’ambiente, evitando l’uso di prodotti chimici nocivi. In base alle dimensioni e alla posizione dell’oggetto infestato è possibile procedere con differenti soluzioni:
- pallone in PVC: questa tecnica prevede l’isolamento dell’arredo infestato all’interno di un pallone in PVC. All’interno di questo ambiente controllato, viene creato il vuoto e poi immessa anidride carbonica fino a saturazione. Questo processo, che dura circa 18 giorni, elimina i tarli a ogni stadio del loro ciclo di vita, comprese le uova, senza danneggiare il legno. È particolarmente indicato per mobili e oggetti trasportabili.
- Sistema Micronwood: pensato per trattare elementi fissi come travi e parquet, utilizza un meccanismo di riscaldamento a microonde. Questo permette di portare il legno alla temperatura di 75°C, eliminando efficacemente i tarli in modo sicuro e senza danneggiare il materiale.
Al termine del trattamento, viene applicato, un prodotto (lo XilixGel Anti Tarlo) che crea una barriera protettiva duratura contro future infestazioni. Questo gel, che vanta proprietà auto-penetranti superiori rispetto ai trattamenti liquidi tradizionali, fornisce una protezione affidabile e a lungo termine per il legno trattato.
In definitiva affidarsi al metodo Biancolini significa scegliere una soluzione definitiva contro i tarli del legno, che combina: efficacia, rispetto per l’ambiente e innovazione, senza compromessi sulla salute o sull’integrità dei tuoi preziosi arredamenti in legno.