Durante la MDW 2024 la Fabbrica del Vapore ospita la mostra, UPTO – fino a che punto ci si può spingere…
In occasione della Milano Design Week 2024, DcomeDesign, associazione impegnata nella promozione e diffusione della creatività femminile a livello internazionale, presenta la mostra, UPTO – fino a che punto ci si può spingere… , dove la grandezza del pensiero innovativo si manifesta in ogni dimensione. La mostra si terrà presso la Fabbrica del Vapore.
La mostra vuole essere un invito ad oltrepassare i confini del tradizionale rapporto tra funzione, forma e dimensione degli oggetti, superando i limiti della creatività e sfidando le convenzioni.
Si propone come un’esperienza che va oltre gli standard della progettazione/produzione, esplorando un mondo di proporzioni audaci e inconsuete. Qui oggetti di dimensioni “titaniche” catturano l’attenzione e suscitano meraviglia, e altri invece, di dimensioni molto piccole, invitano lo spettatore a osservare i dettagli e cogliere il valore delle piccole cose.
La mostra di DcomeDesign presenta i lavori di 21 progettiste
UPTO – fino a che punto ci si può spingere… presenta una selezione eclettica di progetti realizzati da 21 progettiste. C’è chi ha scelto di presentare un prodotto sovradimensionato, un gesto che testimonia la propria affermazione in un’epoca dominata dalla massa di individui e da una società liquida che consuma velocemente.
Il “titanismo” diventa un potente mezzo per richiamare l’attenzione sulla propria singolarità e unicità: “Io ci sono, guardatemi!”.
Non da meno sono le progettiste che hanno voluto realizzare un oggetto infinitamente piccolo – il cosiddetto Gnat design – che celebra la maestria tecnica e l’attenzione ai dettagli, un invito a scoprire la bellezza nascosta nelle piccole cose, un’opportunità per esplorare tematiche profonde in modo delicato e sottile.
Un progetto/prodotto “minuscolo” può anche rappresentare una forma di protesta contro la corsa all’iperconsumo e all’ipertrofia, offrendo un’alternativa sostenibile e riflessiva.
UPTO racconta donne dall’estro dirompente e poliedrico impegnate nella sfida di creare progetti e/o prodotti di dimensioni inconsuete, impiegando abilità tecniche, ingegno e coraggio. Il concetto di “fuori misura” – letteralmente UPTO significa “fino a” o “fino al punto di” – è una sfida progettuale che spinge a esplorare fino a che punto si può arrivare.
“Dal cucchiaio alla città” di Patrizia Sacchi
Patrizia Sacchi (designer della comunicazione), ha progettato l’identità visiva e il manifesto di UPTO. Protagonista una bambina, sicura di sé, cammina verso una luce radiante: un grande cucchiaio il suo scettro. Simboleggia il potere creativo e la forza innovativa femminile.
“Dal cucchiaio alla città” è reinterpretato a personificare la forza della creatività delle donne nell’arte di dare forma al mondo in una prospettiva green. Dunque l’inventiva muliebre per costruire un futuro migliore, in armonia con la natura.
Antonella Ravagli, ceramista faentina ci riporta all’alluvione che lo scorso anno ha sconvolto la Romagna, travolgendo anche il suo atelier, con “Un gradino alla volta”.
Maddalena D’Alfonso con i “I paesaggi di Pallade” offre al pubblico attraverso un oggetto d’arte la possibilità di un passaggio pubblico-privato, interno ed esterno.
L’interior designer Mariacristina Giobbi e la designer della comunicazione Donatella Carolla hanno realizzato insieme “VERO – lo specchio riflette e fa riflettere”, un gioco che suggerisce infinite relazioni logiche ed emozionali.
Mentre Silvia Labanti, designer floreale, con un “bozzolo”, Metamorphosis, apre una riflessione sul tema della realizzazione di oggetti di design ecosostenibili.
I Grandi Ydra di Sabrina Sguanci
L’interessante e multisensoriale “Una lampada tutta per sé” della giovane lighting designer Lisa Marchesi. La “socievole” amaca fuori scala “UpToSky” di Ilaria Marelli e una “fontana” archetipo della figura femminile in “Sorce3” di Claudia Mastrangelo.
Curioso il progetto della designer Lulla Pinto che, a partire dalla tradizione delle carte napoletane, ha realizzato Tarocchi dell’ovetto (nella foto principale in alto).
E ancora “I Grandi Ydra” di Sabrina Sguanci, designer che ha scelto le terre, ed in questa occasione le terrecotte, come suo medium.
Presenti alla mostra collettiva i progetti/prodotti di Veronica Abbate con la lampada LED a sospensione a luce diretta e indiretta Tensegrity Lamp_N01_Spider.
La vie en Rose di Carla Calvino, una grande poltrona – nido isolato dal caos per poterci ricollegare ritemprati con l’esterno.
Maria Teresa Dello Iacono, artista arte-terapeuta che fa riflettere con il RibaltinO, un appendiabiti all’insegna de “La diversità è un punto di vista!”.
Big Sky, un tavolo fuorimisura della stilista e designer milanese Daniela Gerini, come fuorimisura anche Piscis table XL delle architette designer Anna Fresa e Antonella Venezia.
Gioiello per la difesa personale Kairos di Monica Pilenghi
Concludono questa panoramica “Obscure Desire” di Marina Iorio, che mette in mostra la tecnologia della realtà virtuale. Il bronzo “Salto di gioia” di Ana Silvia Meier. L’opera della textile designer Livia Sciorilli Borelli “Uovo”, una speranza di vita è una speranza per il futuro che lavora all’uncinetto.
Invece realizzate a telaio, le “Narrazioni Tessili” di Livia Crispolti. Decisamente all’insegna del Gnat design quel micropaesaggio “The king’s garden” di Francesca Mo, dove si nasconde l’anello del re.
All’insegna della miniaturizzazione, è Kairòs, l’innovativa proposta di Monica Pilenghi. Può prendere forma anche come gioiello questo dispositivo per la difesa personale, brevettato, miniaturizzata la componentistica elettronica, innovative e anallergiche le finiture.
Le designer che partecipano al progetto UPTO sono:
Veronica Abbate, Carla Calvino, Livia Crispolti, Maddalena D’Alfonso, Maria Teresa Dello Iacono, Anna Fresa e Antonella Venezia (progettiste anche dell’allestimento). E ancora Daniela Gerini, Mariacristina Giobbi, Donatella Carollo, Marina Iorio, Silvia Labanti, Lisa Marchesi, Ilaria Marelli, Claudia Mastrangelo, Ana Silvia Meier, Francesca Mo, Monica Pilenghi, Luisa (detta Lulla) Pinto, Antonella Ravagli, Patrizia Sacchi, Livia Sciorilli Borelli, Sabrina Sguanci.