Dall’unione del genio creativo di Cini Boeri e la professionalità di Fiam nasce la poltrona in vetro Ghost
Il vetro fa da padrone per Ghost, una poltrona che al di là delle comuni caratteristiche intrinseche del vetro, è riuscita ad offrire calore, affidabilità, relax, confort e sicurezza: un vero capolavoro che rappresenta tuttora l’icona di Fiam nel mondo.
L’unione del genio creativo di Cini Boeri e la sapienza degli studi e la professionalità di un’azienda come Fiam hanno permesso la creazione di una poltrona mai realizzata prima di allora.
Il risultato è stata Ghost, seduta inesistente e inaspettata, perché ci si può sedere comodamente, è solida e ampia, e realizza il sogno di galleggiare nell’aria, soddisfacendo il bisogno ancestrale di ricongiungimento al grembo materno. Non occupa spazio otticamente e si inserisce in qualsiasi contesto d’arredo.
Racconta la designer: “Non avrei mai pensato di fare una poltrona in vetro … La mia iniziale diffidenza per un’idea che sembrava irreale fu superata dal desiderio/sfida di vedere se fosse possibile concretizzarla; e se Fiam sarebbe stata così brava da riuscire a realizzarla”.
Il privilegio di una poltrona “fantasma”, espressione di una bellezza senza tempo, specchio della duttilità creativa dei maestri vetrai, apprezzata da tutti coloro che subiscono il fascino di un materiale magico.
Per celebrare i suoi vent’anni, nel 2007, Ghost si presenta in una versione inedita, esaltata dalla speciale argentatura a specchio retro verniciata verde Fiam.
Nel 2022 il Compasso d’Oro
Nel 2022, dopo 35 anni di vita piena di riconoscimenti, la poltrona Ghost, prodotta da FIAM Italia e progettata da Cini Boeri con Tomu Katayanagi, riceve anche l’ambito Compasso d’Oro, nella nuova categoria che premia la “carriera del prodotto”, a definitivo sigillo di un oggetto che ha dimostrato la sua qualità con un successo duraturo nel tempo.
Un cosiddetto long seller, mai uscito dal catalogo di produzione e che ha segnato il passato, il presente e un nuovo futuro del design italiano.
La giuria composta da Annachiara Sacchi (presidente), Mario Cucinella, Stefano Micelli, Cloe Piccoli e Mirko Zardini ha così motivato l’assegnazione del premio:
“Sintesi perfetta di sperimentazione tecnologica e ricerca formale, la poltrona Ghost rappresenta il desiderio di dematerializzare la percezione della funzione a favore del fruitore, che diventa così protagonista assoluto dello spazio”.