Ma quanto è difficile fare la raccolta differenziata?

Marco ma tu sei social? La mia risposta è NO.  Faccio il possibile per non dovermi districare nei meandri di tiktoccate, telegrammerie e feisbuccate forse perché sono un boomer di confine o forse perché preferisco la magia di guardare negli occhi l’interlocutore.

Ora vi direte: e questo che c’entra in un sito che si occupa di living style? L’ho presa alla larga per dire che stavolta l’articolo ha un risvolto non social bensì sociale anzi politico.

Vi prego non chiudete per passare alla prossima lettura!! Intendevo nell’accezione del termine dichiarata da Treccani che la definisce “…riferita al vivere civile, alla vita associata, con riferimento alle norme che la regolano”. Insomma una cosa che riguarda il quotidiano di ciascuno di noi.

E che ci vorrà mai dire di così politico? Ecco, vorrei parlarvi di rifiuti… si quelli che ciascuno di noi produce in maniera industriale ogni santo giorno.

Ebbene, sarà che vivo in una città che ha uno dei suoi talloni di Achille nella pulizia e nella nettezza urbana, sarà che ho visto come trattano l’argomento altri comuni italiani risolvendo efficacemente il problema (sociale), sarà per finire che la storia della raccolta differenziata ci costringe a replicare i cassonetti nelle nostre abitazioni… sta di fatto che la questione mi sta a cuore.

raccolta differenziata

Come organizzarsi con la raccolta differenziata?

Torniamo però ad occuparci di cose e di case: voi come vi siete organizzati per la raccolta differenziata?

Mi ricordo che da piccolo il contenitore per la spazzatura (il secchio, così si dice da me) era uno e pure piccolo. D’altronde la spesa si faceva al mercato senza quei contenitori in plastica o polistirolo ben protetti da pellicola trasparente (rifiuto), il vino spesso si acquistava portando la damigiana o le bottiglie dal produttore o dal rivenditore vicino, le scatole per alimenti erano riservate quasi solo ai biscotti.

Oggi dobbiamo preoccuparci dell’umido, del secco, della carta, del vetro e del metallo….e paghiamo imposte che non corrispondo spesso al servizio che ci viene reso. Insomma è stato spostato l’onere dal pubblico al privato.

È questa la ragione per la quale nella mia cucina ho trovato tre contenitori di volumi diversi dove depositare distintamente i rifiuti. Ma non basta! Ce ne vorrebbero almeno 4 alla faccia del minimalismo e degli spazi sempre più angusti degli appartamenti.

Qualcuno risolve sfruttando spazi esterni quali balconi, terrazze o giardini, altri con soluzioni di design tenute a vista all’interno di casa. Lo so, mi scaldo e quindi, prima che mi accusiate di comizio, improprio in queste pagine, la smetto: devo scendere per disfarmi dei due o tre sacchetti che produco nonostante la mia singleness!!

Marco Piccini

Nelle immagini partendo dall’alto: Knodd bidone di Ikea, HÅLLBAR secchi da inserire nei cassetti di Ikea, Willpy di Kasanova è la pattumiera antiodore elettrica.

E dalla raccolta differenziata nascono nuovi prodotti

Nella storia di ACasaMagazine abbiamo più volte trattato prodotti che nascono dal riutilizzo di materiali provenienti dalla raccolta differenziata.

Mi piace ricordare Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, che in una parte del suo sito dice: Italiani, popolo di santi, di poeti e di…grandi riciclatori.

È il caso di dirlo in una nazione che nel 2021 ha raccolto e avviato a riciclo più di 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone e che dal 2020 ha raggiunto e superato l’obiettivo UE al 2030 dell’85% per il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici. Con enormi benefici per l’ambiente e l’economia circolare del Paese.

All’interno del sito di Comieco c’è una sezione Altra faccia del Macero dedicata a prodotti realizzati a partire dal macero.

bottiglie di plastica trasformate

Ed ancora  REPETITA®, il poliestere riciclato dalle bottiglie di plastica (PET) che dona nuova vita ai rifiuti di plastica trasformandoli in preziosa risorsa per il tessile sostenibile.

Ogni anno circa 7 miliardi di bottiglie di plastica vengano disperse nell’ambiente e ci vogliano 450 anni affinché una bottiglia PET si degradi0. Il riciclo deve quindi diventare una priorità per i brand e per i consumatori.

È grazie all’impegno di REPETITA® e dei brand che scelgono di impiegare questo innovativo filato nelle loro collezioni, che nel 2021 sono state recuperate dall’ambiente e riciclate circa 10.000.000 di bottiglie di plastica PET, corrispondenti a circa 120 tonnellate di rifiuti.

Poco tempo fa abbiamo pubblicato un articolo che parla  di rifiuti elettronici e delle terre rare che si trovano all’interno di questi prodotti. Un gruppo di giovani ricercatori di Milano-Bicocca sta lavorando ad un progetto per poter estrarre questi metalli grazie alle nanotecnologie.

Infine ricordiamoci che è importantissimo raccontare ai bambini questa realtà e insegnargli fin da piccoli ad avere rispetto dell’ambiente e naturalmente a fare la racconta differenziata.

All’interno del libro La bellezza salverà il mondo troverete 20 storie di donne ecocreative per un futuro sostenibile, da leggere con i bambini.