Mostra Compasso d’Oro

Fino all’11 settembre le porte 5D del Gruppo GD DORIGO/DOOR2000 in esposizione all’ADI Design Museum di Milano

La mostra allestita all’ADI Design Museum (Piazza Compasso d’Oro), che resterà aperta fino all’11 settembre 2022, presenta al pubblico i prodotti entrati nella preselezione degli ADI Design Index 2020 e 2021 per la XXVII edizione ADI Compasso d’Oro. Tra questi anche le Porte 5D nate dalla collaborazione tra il gruppo industriale GD DORIGO / DOOR2000 e l’Accademia di Belle Arti di Verona. “Sviluppo-sostenibile-responsabile: sono i tre concetti chiave che ADI indica come fondamentali per il design contemporaneo”, ed è proprio in quest’ottica che il gruppo industriale GD DORIGO /DOOR2000 presenta le porte 5D entrate nella selezione ADI Design Index 2021 (preselezione al Compasso d’Oro), pensato come un progetto di ricerca d’impresa per indagare il senso più profondo dell’oggetto porta nel contesto contemporaneo.

Per questo sono state passate in rassegna le tecnologie d’avanguardia dei settori più disparati per sperimentare nuove opportunità produttive e per acquisire la capacità di rispondere con nuove soluzioni alle esigenze dell’oggi.

Nel percorso di sviluppo responsabile e sostenibile rivolto al futuro delle porte, il gruppo industriale ha scelto di lavorare con i giovani, e in particolare con gli studenti della Scuola di Italian Strategic Design dell’Accademia di Belle Arti di Verona, guidati dalla professoressa Antonella Andriani, per accogliere i punti di vista di chi, alla propria creatività, sta dando regole e metodi.

Da qui Porte 5D, progetto che ha generato due intere collezioni di porte, Accademia per GD DORIGO e Visioni per DOOR2000, ricche di decori costruiti con un rilievo tridimensionale. Nate dall’incontro tra tecnologia e ricerca, hanno trovato continuità nell’approfondimento culturale del presente o del passato. Importanti le parole del presidente ADI Luciano Galimberti: “Il design, e quello italiano in particolare, opera nella concretezza del vivere quotidiano, una concretezza che non si può limitare alle dichiarazioni d’intenti o alle denunce. Il design italiano va inteso come bacino di proposte e di soluzioni ai problemi del vivere, con tutti i limiti che una proposta può avere, ma anche con tutta la forza e il coraggio di chi prende posizione”. In queste parole il gruppo industriale veneto si ritrova completamente!