Parleremo oggi di qualcosa che è presente nella vita degli esseri umani almeno da quando essi esistono. Ha a che fare con uno dei sensi meno citati ma che riesce ad evocare con grande forza ricordi e momenti vissuti, felici e non.
È il profumo, antico come gli Egizi, gli Arabi, i Greci. Per la chiesa cattolica ha rappresentato il male in quanto associato al consumo voluttuario. Di certo si tratta di quanto di più effimero ed etereo si possa immaginare.
Da sempre lo sforzo è stato quello di catturare, conservare, quasi imprigionare i più piacevoli odori in natura, quello dei fiori.
Dopo un periodo di decadenza è nel Rinascimento che si nota una esplosione nella ricerca e produzione, soprattutto in Italia, alle corti dei ricchi signori. Con le esplorazioni ottocentesche aumentó la disponibilità di essenze e polveri preziose che favorirono nuove profumazioni esotiche.
Venne poi la storia che tutti conosciamo, quella delle 2 gocce iconiche di Marylin…
Insomma l’equazione profumo uguale lusso e piacere funziona ancora e per questo vogliamo circondarcene anche all’interno delle nostre abitazioni.
Nell’ultimo decennio ecco così moltiplicarsi candele, spray, aspersori, diffusori di nuvolette odorose a tempo.
E tu, di che profumo sei?
Nella foto in alto Hydro, il diffusore di fragranza ad ultrasuoni di Millefiori Milano, dal design moderno e sofisticato da utilizzare con la fragranza idrosolubile preferita.
La collezione Kyoto di Henriette si arricchisce di raffinati profumatori per ambienti in ceramica dalle diverse colorazioni, dal bianco, al rosa, al petrolio, fino al nuovissimo pesca.
La lavorazione dei vasi ricorda i disegni e le decorazioni orientali ricche di riccioli, onde e fiori stilizzati.
Dal magico mondo di Tom Dixon ecco la collezione Candle London. La fragranza richiama l’odore dei mattoni rossi e dei parchi Londinesi con i loro crocrus e ortiche, così come l’odore salmastro del Tamigi a Dagenham. Racchiusa in un vaso in ottone fatto a mano con un coperchio in robusto marmo di Banswara, per le versione media e grande.
