Un’oasi nella città progettata da Egidio Panzera al Bosco Verticale
Ricerca sui materiali, personalizzazione e attenzione ai dettagli sono valori che caratterizzano ogni progetto di Egidio Panzera come in questa residenza privata, progettata dall’architetto al Bosco Verticale di Milano, in cui l’uso sapiente dei materiali intesse un dialogo fra interno ed esterno per dare vita a un’oasi domestica nel cuore della metropoli.
Nella realizzazione emerge tutto l’approccio multidisciplinare dello studio, che si muove tra design e architettura traendo ispirazione da entrambi i mondi. L’armonia fra i materiali utilizzati, il gioco di riflessi fra interno ed esterno, le soluzioni customizzate e la capacità di celare quanto non dev’essere manifesto, danno forma a un appartamento cucito, come un abito sartoriale, sulla personalità del committente.
Il progetto di Panzera mette l’interior in connessione con il tema naturale del Bosco Verticale, dando allo stesso tempo continuità spaziale agli interni. Il collegamento tra interno ed esterno è affidato a materiali come il legno, l’argilla e il marmo, e a colori che richiamano le essenze arboree che si intravedono dalle finestre. Fra tutti spicca il marmo Forest scelto per rivestire la parete che attraversa longitudinalmente l’appartamento e mette in comunicazione il soggiorno con gli altri ambienti della casa, celandone gli accessi.
Questo particolare marmo indiano è un’opera d’arte naturale, nata dalla sedimentazione delle foreste ricoperte dalle alluvioni, tanto che al suo interno si possono ritrovare foglie e rami.
È questa la caratteristica che Egidio Panzera ha voluto far emergere per intessere un dialogo con l’esterno e con i sensi di chi vive la casa. Come gli alberi caratterizzano l’involucro del grattacielo disegnato da Stefano Boeri, così anche i rami e le foglie fossili intrappolati nel marmo Forest diventano protagonisti del progetto d’interior, grazie a un processo di spazzolatura della superficie volto a mettere in rilievo le parti dure. Una scelta stilistica che dimostra una grande capacità di ricerca sui materiali, valore che caratterizza da sempre il modo di progettare dello studio Panzera.
L’architetto messinese spazia qui dal marmo al cemento, dal legno al vetro, dal metallo all’argilla, che restituisce un effetto ossidato sulle superfici lignee, in un gioco fra naturale e artificiale che spinge la ricerca estetica oltre il limite. Panzera decostruisce lo spazio attraverso gli arredi in un contrasto tra linee ortogonali e raccordi fluidi, grazie alla tecnicità del cemento color fango di HD Surface, che lega l’area del soggiorno a quella della cucina. In questo ambiente le pareti attrezzate creano linee prospettiche che mettono in risalto la grande finestra a tutta altezza che offre uno sguardo sulla natura esterna.
La connessione esterno-interno viene creata anche attraverso la riflessione riflessione, utilizzata per scomporre gli angoli e per creare continui rimandi tra dentro e fuori, come nel caso della camera padronale che si affaccia con vetrate a tutta altezza su Milano. Una lanterna di vetro per la quale Panzera ha scelto ampie superfici nere e specchianti che riflettono la città, avvolgendo il letto con le luci della metropoli e facendo scomparire, di notte, la scatola architettonica.
Tutto è pensato nei minimi dettagli, anche l’illuminazione che è stata curata dalla lighting designer Bianca Tresoldi. La luce scolpisce lo spazio mettendo in risalto i materiali, sottolineando la sovrapposizioni di piani e l’accostamento di volumi. Nei suoi progetti, infatti, Panzera lavora con un approccio human centric lighting, grazie al quale la luce diventa elemento di benessere.
Forte dell’esperienza sulla progettazione del prodotto lo studio ha concepito arredi su misura che si integrano nei muri per dare forma allo spazio o nascondono, come per le camere, spazialità inattese. Le porte a bilico rivestite in marmo scompaiono nel muro senza soluzione di continuità, anche le maniglie sono a scomparsa: celare quanto non deve essere manifesto è parte della filosofia progettuale dello studio Egidio Panzera.
Per arredare lo spazio, oltre a soluzioni customizzate, l’architetto si è avvalso di collaborazioni con Valcucine, HD Surface, Flexform, Riflessi, FontanaArte, Rimadesio, Molteni, Glas Italia, Davide Groppi. Tra gli arredi anche il tavolo Glide, allungabile, disegnato da Panzera per Riflessi.
Credit
Progetto: Residenza privata, Bosco Verticale – Milano Progettista: Egidio Panzera Light – Designer: Bianca Tresoldi – Partner: Davide Groppi, Flexform, Fontana Arte, Glas Italia, HD Surface, Me Cubo, Molteni, Riflessi, Rimadesio, Valcucine – Fotografo: Beppe Brancato